Salerno capitale della donazione di organi
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Salerno diventa per tre giorni la capitale italiana della solidarietà e della ricerca medica. È infatti nel capoluogo campano che si riunisce la comunità scientifica nazionale per il Transplant Procurement Management (TPM), l’appuntamento che mette al centro il tema della donazione e del trapianto d’organi, una realtà che oggi in Campania coinvolge un cittadino su dieci.
Medici, operatori sanitari e istituzioni si confronteranno per migliorare la gestione del processo di acquisizione di organi e tessuti, ma anche per diffondere una nuova cultura della donazione, basata su informazione, fiducia e responsabilità civica.
Tra i temi più attesi, la donazione a cuore fermo, pratica innovativa che ha trovato nella nostra regione un precedente storico con l’intervento realizzato al Cardarelli di Napoli: un passo decisivo per ridurre i tempi d’attesa e salvare più vite.
«La donazione a cuore fermo rappresenta un tassello fondamentale per aumentare le opportunità di trapianto – spiega Pierino Di Silverio, coordinatore del Centro Regionale Trapianti –. Condividere esperienze e modelli organizzativi significa trasformare la speranza in cura».
Il TPM non è solo un evento scientifico, ma un momento di educazione civica e culturale: si parlerà di consenso informato, del ruolo dei Comuni, delle famiglie e delle scuole nel diffondere la consapevolezza che donare significa dare continuità alla vita.
Una rete virtuosa, quella campana, che grazie alla collaborazione tra ASL, ospedali e amministrazioni locali, si propone come modello nazionale.
Perché donare — come ricordano gli organizzatori — non è solo un atto medico: è un gesto che moltiplica la vita.





